Alzi la mano o scagli la prima pietra chi, al momento dell’acquisto del treppiede, non si è imbattuto nel dilemma sulla scelta della testa e si è sentito come in mezzo al deserto, senza sapere quale direzione prendere per arrivare a destinazione. E’ una scelta obbligata ma non semplice, visti i tipi esistenti e l’offerta sempre più ampia e variegata.
Una buona base è iniziare a reperire informazioni nei siti e articoli di fotografi che praticano il genere a cui siamo interessati e poi i vari forum o video su YouTube (attenzione ai video markettari), anche se personalmente sono sempre partito dai libri tecnici che non parlino di marche ma delle caratteristiche tecniche e dell’utilizzo sul campo.
Non andremo a vedere minuziosamente ogni singola caratteristica e peculiarità di tutte le teste in commercio (ci vorrebbe una vita a fare un articolo del genere visto quante ce ne sono attualmente a disposizione) ma vedremo quelle più conosciute, descrivendone le caratteristiche generali e, sopratutto, scriverò in base alla mia esperienza in proposito, dato che penso di averne provate abbastanza. Ovviamente trattandosi di un giudizio personale dovrà essere preso in considerazione in quanto tale e non come una bibbia.
Nello specifico vedremo: testa a sfera, testa video, testa gimbal e testa a tre vie a cremagliera.
Prima di vederle singolarmente dobbiamo decidere quale attacco a sgancio rapido utilizzare: attenzione perché non è un dettaglio da poco, questo influenzerà la scelta delle piastre per macchina ed obbiettivi, limitando o ampliando le nostre possibilità d’acquisto ma, soprattutto, influenzerà la solidità, stabilità e durata del sistema e coppia testa\macchina o testa\obiettivo.
I due sistemi proprietari più conosciuti sono l’attacco Manfrotto e l’attacco Arca Swiss: per non dilungarmi troppo o ripetermi su questo argomento, inserisco il link di un articolo su Nikonland di Mauro Maratta (Rudolf) (Come rendere Arca Swiss compatibili le teste Manfrotto)
Testa a sfera
Sicuramente la più consigliata e venduta è quella a sfera, la definirei una testa quattro stagioni, nel senso che si può utilizzare ed adattare a qualsiasi genere fotografico e situazione, oltre alla vasta offerta “per tutte le tasche”. Con l’esperienza e l’utilizzo, si capisce che non sono tutte uguali per diversi motivi: altezza, peso, portata, caratteristiche varie come la presenza di una frizione, ecc.
Generalmente ha una ghiera\leva per allentare e serrare la piastra principale e una in basso per effettuare il panning\rotazione della testa. Le migliori, ma adesso anche quelle più economiche, possiedono anche una frizione per regolare la forza da imprimere per mollare\serrare la sfera (caratteristica altamente consigliata).
L’utilizzo sul campo è abbastanza semplice e non richiede particolari tecniche o attenzioni (tranne quella di essere sicuri che la macchina sia ben agganciata alla testa per evitare spiacevoli cadute 😩), si allenta, si regola l’inquadratura e infine si restringe per bloccarla in posizione.
La ritengo indispensabile per chi fa utilizzo del treppiede, anche quando se ne hanno a disposizione altri tipi più specifici.
Personalmente ritengo quelle in mio possesso, la Markins Q20 e la P0 dell’Arca Swiss, tra le miglior in commercio.
Campi di utilizzo:
Qualsiasi, purché non si usi attrezzatura molto ingombranti e pesanti per le quali sono più indicati altri tipi di teste.
Pro:
- Facilità di utilizzo
- Adatto a vari generi fotografici
- Ampia scelta nel mercato per qualità, caratteristiche e prezzi
Contro:
- Difficolta di regolazione quando si ha bisogno di essere precisi nell’inquadratura
- Le teste di qualità hanno prezzi e a volte pesi non per tutti
Testa a tre vie
Quando si ha bisogno di precisione su tutti e tre gli assi di movimento non c’è nulla di meglio che una testa a tre vie a cremagliera.
Ho avuto inizialmente una Manfrotto 410, ma poi sono passato all’Arca Swiss D4, …fantastica. Purtroppo attualmente non la possiedo più perché in un momento che la usavo poco e forse di pura follia l’ho rivenduta; vorrei riprenderla ma acquistarla ai prezzi attuali (non che prima la regalassero), sarebbe giustificato solo per un uso continuo, intensivo e specifico del genere fotografico praticato.
Vendendo all’uso sul campo, diciamo che è una testa per una fotografia “slow”, ragionata, in particolare si adatta allo still life, macro, close up e architettura interna ed esterna.
Le regolazioni avvengono tramite le ghiere per i movimenti di precisione, mentre per movimenti più ampi e liberi ci sono le levette, comprese le due, una posta alla base e una sotto la piastra, per il panning. Ovviamente non tutte le teste a tre vie hanno questa serie di regolazioni ma la maggior parte si.
Campi di utilizzo:
still life, macro, close up e architettura interna ed esterna
Pro:
- Precisione delle regolazioni
Contro:
- Pesi e ingombri
- Anche in questo caso, come per le teste a sfera, quelle di qualità hanno prezzi non per tutte le tasche, anche se attualmente si trovano valide alternative a costi ragionevoli.
Teste video
La dicitura chiarisce subito l’uso per il quale sono destinate, ma ultimamente sono diversi i fotografi che le utilizzano anche per foto, in particolare costituiscono una valida alternativa alle teste gimbal (le vedremo dopo) per macchine e tele pesanti. Personalmente è diventata la mia testa principale con la quale mi trovo meglio e, salvo per alcuni tipi di fotografia come macro e close up, la porto sempre con me quando peso e ingombri non sono un problema.
Anche in questo caso il mercato offre un’ampia scelta come dimensioni, peso e prezzo, ma per le normali esigenze e sopratutto adesso con le mirrorless e gli obbiettivi dedicati molto più leggeri di prima, non è necessario prendere i modelli più pesanti o altamente costosi, almeno per chi come me la usa per fotografia e non per i video.
Il modello in mio possesso e una normale Manfrotto MVH500AH e non sento la necessità di passare a modelli superiori.
Le teste video hanno delle cartucce fluide presenti sugli assi pan/tilt che consentono di avere un controllo completo del movimento. Il sistema di controbilanciamento permette, inoltre, come già detto, di utilizzare attrezzature con componenti pesanti, come le ottiche della fotocamera, senza che questo rappresenti un ostacolo.
Avendo il solo movimento su due assi è per me fondamentale l’utilizzo di una base livellante sul treppiede; una volta messa in bolla la testa comporre e modificare l’inquadratura e molto più facile e rapido, rispetto ad esempio alle teste a sfera che una volta allentate per ricomporre o modificare l’inquadratura fanno perdere qualsiasi regolazione fatta in precedenza.
Campi di utilizzo:
Paesaggio, ritratto, naturalistica
Pro:
- Facilità di regolazione
- Fluidità dei movimenti
Contro:
- Pesi e ingombri
- Necessità di una base livellante sul treppiede
Teste Gimbal
Chi pratica naturalistica con tele importanti sicuramente le conosce bene, a partire dalla famosa e stracopiata Wimberley.
Come la testa fluida, anche per la gimbal il movimento avviene su i due assi pan e tilt ma la costruzione è differente: abbiamo un braccio principale e una staffa a L per il basculaggio.
Sulla staffa ad L si monta il tele che deve essere opportunamente bilanciato e poi regolato in altezza.
I movimenti sono fluidi e permettono di maneggiare senza sforzo attrezzatura pesante e ingombrante seguendo il soggetto nelle varie direzioni.
La ritengo indispensabile per chi pratica fotografia di animali ed uccelli con i tele 400 2.8, 500 e 600 f.4 e con altri tele fissi e zoom che superano i due kg di peso e di lunghezza superiore +/- ai 30 cm.
L’uso è quindi specifico e limitato, ma di particolare importanza e utilità per ne ha bisogno.
Campi di utilizzo:
- naturalistica
Pro:
- Fluidità e rapidità dei movimenti
- Permette di maneggiare attrezzatura pesante muovendola anche con solo due dita
Contro:
- Pesi e ingombri
- Necessita, ma non obbligatoriamente, di una base livellante sul treppiede
- Costo
Si conclude qui la mia disamina sulle teste per treppiede. Ribadisco che l’analisi e le considerazioni sono personali e fatte con attrezzatura in mio possesso o posseduta (le foto presenti nell’articolo sono delle mie teste) e quindi potrebbero anche differire da esperienze altrui.
Rimango a disposizione per commenti, critiche e discussioni sul tema e in generale su quanto scritto.
A bientôt Nikonlander
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