E' un lavoro da 5 minuti ed alla portata di chiunque sappia svitare ad avvitare 4 viti ... Quindi non spaventavi, non serve una lima e nemmeno una chiave speciale.
Il tutto parte ovviamente dall'osservazione di fondo che quasi tutti i produttori di ottiche continuano ad ostinarsi ad ignorare che l'attacco Arca Swiss sia praticamente lo standard di mercato.
Pratico, rapido, sicuro e, soprattutto, che non richiede l'aggancio di piastre e altri accessori di quelli che sul più bello scopri che si sono mezzi svitati e la presa del tuo obiettivo si è andata a far benedire.
Per fortuna c'è chi la pensa come noi e così è un fiorire di maniglie e piedini da treppiedi alternative sul mercato internazionale.
Anche se raramente io monto il mio 300mm f/2.8 VR I sul treppiedi, usandolo quasi sempre sul monopiede, ho voluto comunque modificare il mio e condividere con voi i semplici passaggi necessari.
Il piedino sostitutivo che ho scelto è uno dei tanti che si trovano su Ebay. Questo è marcato HaoGe LF-N345, è costato 37 euro spese incluse, ed è arrivato per posta in circa 15 giorni.
Si presenta come un bel pezzo di alluminio fresato con estrema precisione, con tutte le superficie finemente smussate e con una verniciatura liscia ma perfettamente regolare.
nella confezione sono presenti anche 4 bulloncini con testa esagonale e una chiave a brugola.
L'attacco è perfettamente identico a quello del piedino originale Nikon che andremo a sostituire.
che è più corto, più squadrato e ... anche molto più scomodo da prendere in mano.
A differenza di questo che è più lungo, più ampio, più smussato in mano.
La prima cosa da fare è rimuovere le quattro viti dal vecchio. Lavoro che si fa in 2 minuti precisi e senza alcuno sforzo.
una volta smontato, il collare dell'obiettivo si presenta così, con i quattro fori filettati e l'invito in centro per evitarne il movimento.
la serie di viti originali Nikon, in ferro a sinistra, a destra in acciaio quelle nuove, leggermenti più lunghe.
Un raffronto veloce tra il vecchio e il nuovo piedino :
ci dà un'idea della differenza di fattura, di proporzioni, di logica costruttiva.
anche nella parte inferiore si nota la buona costruzione del piedino sostitutivo. Sia le madreviti che le vitine di sicurezza sono in metallo di consistenza superiore a quella del piedino stesso.
Noterete anche le fresature di alleggerimento - più che altro un vezzo - del nuovo.
ma ovviamente quello che ci interessa di più è la fresatura che consente il bloccaggio del morsetto Arca Swiss nel nuovo. Oltre al maggior spessore complessivo e alla differente curvatura.
Non ho idea se ci saranno differenti comportamenti in termini di oscillazioni nelle lunghe esposizioni. Comunque gli originali Nikon non sono famosi per tenuta in questo caso, quindi non credo che il nuovo sarà peggio.
Ma a me interessa relativamente poco, io fotografo soggetti veloci con tempi velocissimi e quando scatto lentamente è solo perchè voglio che i soggetti siano filati ... quindi tutt'altro che immobili
Ok, a questo punto possiamo anche avvitare il nuovo piedino, dopo aver riposto per eventuali necessità future di vendite, l'originale Nikon e le sue vitine già un pò arrugginite.
Anche in questo caso l'operazione richiede minuti 2. Non è necessario stringere eccessivamente le viti. Sono 4 e sono sottoposte a torsione limitata. Il 300/2.8 è corto e pesa poco.
Ed ecco qua il risultato finale :
che mostra il suo effetto una volta montato su una testa Arca Swiss (in questo caso una Manfrotto 057 in magnesio che io a suo tempo ho reso compatibile Arca Swiss come questo obiettivo)
Insomma, poca spesa, tanta resa e un risultato che appaga anche visivamente.
Provateci anche voi, io ve lo consiglio. Vi dimenticherete piastre e piastrine e potrete scegliervi anche il piedino che più vi convince
In caso di interesse, vi rimando al mio articolo di conversione delle teste Manfrotto :
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