Può capitare di avere una lente troppo lunga, perché si è finiti per arrivare troppo vicini o perché si vorrebbe raccontare meglio la scena che si ha davanti. A volte si risolve semplicemente montando una lente di focale più corta ma non sempre è un'opzione, in quanto facendolo si finirebbe per rinunciare alla compressione dei piani che solo un teleobbiettivo riesce a dare o, finendo nel mondo dei grandangolari, ad enfatizzare un primo piano non interessante. Oppure si può essere in difficoltà a cambiare lente per via del tempo che occorre per farlo, o perché non la si ha o....
E allora?
Allora si può ricorrere ad un trucco facile facile: scattare intorno al soggetto e poi incollare le foto come un qualsiasi panorama. Il titolo di questo articolo è in inglese perché a me lo insegnò Ashley, un fotografo di Seattle. Lui era letteralmente cintura nera di questa pratica e lo faceva anche con il 500/4. Io non mi sono mai avventurato a provarci con focali così lunghe, ma lo scorso febbraio mi sono trovato nella situazione dove un trucco del genere fa molto comodo. Fortunatamente mi è venuto in mente di provare!
In breve, questa è la fotografia che potevo fare alla focale più corta della lente che avevo montato sulla Z9:
Z9 su 100-400/4.5-5.6@100mm 1/100 f16 ISO 360
Non è male come immagine, ma non ha il respiro della scena. Manca della maestosità del paesaggio nella sua interezza.
Ma come detto mi sono ricordato del trucco di Ashley, ed ho fatto anche queste:
C'è un'unica cosa importante da fare: bloccare i dati di scatto attraverso la serie di immagini. Mettere cioè in manual focus dopo avere focheggiato sul soggetto ed usare per tutti gli scatti gli stessi tempi e diaframmi. Sarebbe ideale anche gli stessi ISO. Ma qui non è determinante, e nonostante il fatto che mi fossi dimenticato di essere in ISO Auto, le immagini vanno da 220 a 320 ISO, questo non ha impattato il risultato finale.
E poi? beh, facile. Si selezionano tutte e si usa l'apposito comando "Stitch in panorama":
Il mio Mac ci ha pensato su una ventina di secondi ed eccoci qui.
Insomma, potevo essere più preciso, ma non è così importante, basta stare larghi e sovrapporre abbondantemente gli scatti (almeno un 30%). Già la figata è che non è necessario essere particolarmente precisi, io ero a mano libera.
Poi si croppano i bordi seghettati.
In casi come questi si può ricostruire l'angolino con il timbro clone. Come vedete Capture One produce un file DNG, che è quindi sviluppabile in modo completo, come il NEF originale. COne provvede anche a livellare l'esposizione attraverso i diversi ISO!!!
Ovviamente, oltre ad aver realizzato l'immagine che volevo, c'è un ulteriore effetto interessante: incollando questi 8 fotogrammi scattati con i 45mpix della Z9 ho prodotto, una volta rifilato, un bellissimo file 16:9 che misura 17.335x9751 pixel e cioè 169Mpix. Un file stampabile in qualità fotografica a dimensioni impressionanti!!!
Che manca? Sistemare il bilanciamento del bianco e regolare luci e contrasto con una bella luma curve:
Ed abbiamo questo.
Meglio dello scatto singolo? Per me si, ovviamente si può essere d'accordo come no, è una questione di gusti. Ma la seconda immagine, senza questo trucco, non sarebbe esistita.
Massimo Vignoli per Nikonland (c)
27/3/2022.
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