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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    Gamma dinamica e SW: i filtri graduati servono ancora?

    L' uscita sul mercato del fantastico 14-24/2.8S è stata accolta con grande favore per una lunga serie di motivi, tra i quali uno è la possibilità di utilizzare i filtri in modo decisamente più comodo di quanto non fosse con il suo predecessore. Ma quali comprare? servono ancora le lastre o bastano i ben più funzionali, e complessivamente economici, circolari? la differenza sostanziale tra i due è, evidentemente, che i Graduated Neutral Density per essere posizionati hanno bisogno di scorrere e, quindi, possono essere solo a lastra e per giunta questa deve essere di grande dimensione.  Cosa ovviamente ininfluente per polarizzatori e ND, che secondo me sono gli unici due filtri che all'attualità ha senso comprare (ma ricordando che il polarizzatore non serve per scurire i cieli!!!).

    Per illustrare il mio ragionamento ho preso un'immagine, l'ultima scattata la scorsa domenica.

    MV-Z62-20211024-9393.thumb.jpg.3ed9d83ba3f8640c3964e42dcdcad97c.jpg
    Z6II su 24-70/4S@40mm 1/60 f5.6 ISO100

    O meglio, questa:
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    Il cui istogramma, ottenuto con un'attenta misurazione e regolazione dell'esposizione è questo:
    605845154_Schermata2021-10-31alle09_45_41.jpg.fea07c9ee0d58737bee3938458c8049f.jpg

    Qui è subito utile una nota: le fotocamere Nikon non mostrano l' istogramma calcolato sui dati RAW presi dal sensore ma, prima, applicano il Picture control selezionato. Cosa utilissima se, ad esempio, si fotografa in Bianco e Nero o se si vuole lavorare in JPG. Ma decisamente fuorviante se lo si usa per ottimizzare l'esposizione. Per questo, quando fotografo a colori uso sempre il Flat. Si, le anteprime sono visivamente un po' smorte... ma quelli sono i dati reali che il sensore ha catturato (o almeno la loro rappresentazione con la minima alterazione).
    Quindi, come vedete, allo scatto ho fatto molta attenzione a non bruciare le alte luci e a non bloccare le ombre.

    Ovviamente i dati ci sono tutti ma l'immagine è pessima. Questo perché il cielo è "giusto" scurendolo di 0.6 stop, così:
    1889959551_MV-Z62-20211024-93932.thumb.jpg.582ee0e33018bce774594285888df1a9.jpg

    Mentre la terra è "giusta" schiarendo di 1.4 stop, così:

    2072755640_MV-Z62-20211024-93933.thumb.jpg.d04f2e5290cfdefdd01b3c61c832f0fd.jpg

    Quindi abbiamo 2 stop secchi, forse di più se guardiamo la regolazione finale dell'immagine.... il classico caso per il più tipico GND, quello da 2 stop? 3 per chi ama i cieli drammatici?

    Direi di no, perché con un GND 2 stop soft edge sarebbe uscito questo:

    1423100601_MV-Z62-20211024-93936.thumb.jpg.fe12bb0893fd18abec51cc1884b9b6c3.jpg

    L'esposizione è compensata, ma l'immagine fa schifo perché il filtro scurisce le cime delle montagne in modo assolutamente non realistico.
    Non solo sono scomodi e costosi, ma con le montagne (o con quasi tutto quello che non sia un orizzonte più o meno piatto) fanno a pugni.

    Quindi direi che per questo caso, amanti dei filtri o meno, il GND non avrebbe potuto essere la soluzione.

    Ma come ci siamo detti, il file contiene tutto quel che serve. Perché non provare semplicemente a schiarire le ombre e a scurire le luci? Si ottiene questo:

    687611855_MV-Z62-20211024-93934.thumb.jpg.c16410493321a3d11bacfe00d694ee3f.jpg

    Come vedete, il sensore della Z6II ha una eccellente gamma dinamica. Nessun rumore nelle ombre.
    Il risultato è già molto meglio anche se c'è poco contrasto, l'immagine è priva di croccantezza. E non posso aumentarlo perché annullerei il risultato dei due recuperi.

    E quindi?

    Facile. Si procede con regolazioni differenziate, regolando l'immagine nel suo complesso e poi, localmente, cielo e terra.

    Capture One chiama "sfondo" l'immagine intera, e qui a destra vedete i suoi strumenti usati.
    18482368_Schermata2021-10-31alle09_16_06.thumb.jpg.549e22f553a867c08449d91a301b51ac.jpg

    In sintesi: centrato l'esposizione, aggiunta un pochino di saturazione, aperte un poco le ombre, regolato il contrasto con una curva Luma (contrasto senza agire sulla saturazione) e regolato il punto bianco e nero. In realtà quest'ultima parte l'ho fatta dopo aver creato le regolazioni locali. 

    Coo il pennello automatico ed 1" netto di lavoro ho creato il livello per il cielo e la relativa maschera, questo:
    2038474093_Schermata2021-10-31alle09_18_05.thumb.jpg.2f93c7deb45834fe732b1b96451945e2.jpg

    E con un altro paio di comandi quello per la terra, invertendo la maschera:
    1708823845_Schermata2021-10-31alle09_18_15.thumb.jpg.24cc76706860af96f50acc9c6df53fa4.jpg

    Come vedete, il cielo è scurito agendo sull'esposizione ma anche sui livelli, "stirando" l'esposizione verso le ombre. Questo ha un effetto molto più realistico rispetto ad usare chiarezza o rimozione foschia (che, a mio parere, troppo spesso e maldestramente sono usate sui cieli). E non ultimo "rispetta" la morbidezza delle nuvole.

    La terra, invece, è sia schiarita sia resa più croccante nei dettagli della foresta e delle rocce con chiarezza ed un pizzico di struttura.

    La compressione dei fili pubblicati rende difficile valutare la qualità della maschera automatica. Questo è il crop a pixel reali:
    MV-Z62-20211024-9393-Crop.thumb.jpg.ffb394639bec86fa8a93019a824c075f.jpg

    E quindi si arriva qui:
    MV-Z62-20211024-9393.thumb.jpg.3ed9d83ba3f8640c3964e42dcdcad97c.jpg  

    Ovviamente il risultato può piacere o non piacere, come sempre è questione di gusti. Ma la conclusione è che, per fotografare paesaggi, in particolare dove gli orizzonti sono ricchi di forme irregolari, imparare ad esporre bene ed un pizzico ad usare i software è meglio di comprare i costosi filtri GND.
    Tra l'altro, come avete visto, non si tratta di essere i proverbiali maghi di Photoshop!

    E se la scena non sta nella gamma dinamica che il sensore è in grado di catturare? Questo mi capitava frequentemente quando fotografavo diapositive Velvia e con le prime digitali.... ed allora usavo i GND o, più spesso, non fotografavo.
    Ma con i sensori attuali delle nostre Nikon è difficilissimo che una scena che fotograficamente abbia un senso - intendo come qualità della luce - non sia registrabile. E nel caso, meglio dei GND c'è comunque riprendere 2 immagini con esposizione differente e poi incollarle una sopra l'altra mediando l'esposizione con un procedimento concettualmente del tutto analogo a questo.

    Massimo Vignoli per Nikonland (c)
    21/10/2021. 

     

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander Veterano

    Ed è esattamente così che ci si alleggerisce dei filtri in fase di ripresa (UV escluso).
    Oggi i SW di sviluppo ci permettono di lavorare con molta precisione nella mascheratura anche in piccolissime porzioni di fotogramma... a volerci perdere tempo si potrebbero fare cose straordinarie.

    Bell'articolo Massimo, è sempre utile scavare nelle potenzialità dei software che utilizziamo.:)

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    • Nikonlander

    Ottimo articolo, come sempre, corroborato dalla prova dei fatti sul campo...anche quì, come sempre.

    Quindi con strumenti moderni, la Z6 ed il sw, e soprattutto le conoscenze fotografiche per sapere come esporre correttamente in previsione di ciò che dovrà essere fatto in fase di sviluppo del file, si possono ottenere immagini eccellenti nella maggior parte dei casi.

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    • Nikonlander

    E' sempre piacevole leggere i tuoi scritti Massimo.

    Sicuramente i moderni sensori permettono di fare cose che ai tempi della pellicola e dei primi sensori erano impossibili oppure difficili da ottenere, ma alla base di tutto ci deve essere sempre una conoscenza della macchina e del software in uso.

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    • Nikonlander

    Pur essendo un amante dei filtri, ..non faccio nemmeno il calcolo di quanto avrò speso negli anni, confermo che ormai i graduati sono più un'abitudine che una reale necessità.

    Il consiglio dell'articolo , ovvero quello di usare il profilo flat, è quello che da tempo mi ha portato alla conclusione della loro inutilità. Usando profili  come standard o peggio ancora Landscapes,  l'immagine e l'istogramma sono troppo contrastati e portano il fotografo alla conclusione di dover usare un graduato oppure una doppia esposizione, mentre nella realtà abbiamo molte più informazioni nelle luci e nelle ombre.

    Grazie per l'articolo Massimo.

     

    Modificato da Antonio Biggio
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