Ci perdonerete ma abbiamo visto così tanti video di influencer Youtube con questo titolo "Non comprate questo o quello prima di aver visto il nostro video" che almeno una volta nella nostra esistenza volevamo provare la stessa ebbrezza.
Adesso che l'abbiamo fatto, speriamo di fare cosa utile a chi, non ancora passato a Nikon Z o in procinto di farlo o mentre sta pensando di aggiornare la sua, voglia trovarsi una serie di consigli pronti all'uso aggiornati ad oggi.
In questo articolo però ci concentreremo esclusivamente sui quattro modelli che pensiamo siano da consigliare al nikonista che fotografa, che ha esigenze reali, vuole soddisfarle al meglio e non sta a badare esclusivamente al conto dell'oste.
Quindi Z9, Z8, Z6 III e Z50 II. Il che non esclude Zf e Zfc che però pensiamo che siano indicate a chi vuole proprio quei modelli. Nè Z30, indirizzata a chi vuole la più piccola, compatta e spendibile Z che ci sia, a prescindere da prestazioni ed altro.
Z9, Z8, Z6 III e Z50 II condividono architettura, tecnologia, potenzialità. Hanno impostazioni quasi del tutto coerenti tra loro. Formano probabilmente il quartetto meglio amalgamato e scalabile che ci sia sul mercato.
Tutte, tranne la Z9 - perché è la più anziane delle quattro - con la prospettiva di restare sul mercato almeno 3/4 se non altri 5 anni a partire da adesso.
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Nikon Z50 II
E' l'ultima arrivata ma partiamo da lei.
Perché ha caratteristiche "rotonde" che la rendono adatta praticamente a qualsiasi fotografo che non senta la necessità - reale o immaginaria - di avere una fotocamera che mantenga l'angolo di campo originale dell'obiettivo montato (se l'obiettivo è pensato per il pieno formato).
Infatti è l'unica delle quattro ad essere in formato ridotto, ovvero 24x16mm, il formato che Nikon chiama DX.
Con questa categoria di fotocamere, un obiettivo che su una 35mm copre l'angolo di campo di un 50mm, viene limitato ad un formato equivalente a quello di un ipotetico 75mm, con un fattore moltiplicativo virtuale di 1.5x.
Per il resto la tecnologia è la stessa. Il sensore è un BSI CMOS da 20,9 megapixel, sufficiente per stampe anche superiori al formato A3+
Ha un autofocus della stessa categoria di quello delle altre con prestazioni sul quel piano paragonabili a tutte le altre, Nikon Z9 compresa.
E' adatta sia alla fotografia riflessiva, che a quella d'azione, che a quella di studio, allo still-life, al wild-life. A tutto.
Quindi la indirizziamo alla stragrande maggioranza dei fotografi che non abbia le esigenze che specificatamente possono coprire SOLO le altre tre Nikon Z di questo elenco.
Senza falsi miti.
La Z50 II ha una qualità di immagine indistinguibile rispetto alla parte centrale di quella di Z8 e Z9 usate con lo stesso obiettivo.
Ha una figura di rumore quasi indistinguibile da quelle.
Ha un autofocus in quella categoria.
Offre prestazioni video di tutto rispetto (per chi sia interessato al video). Lasciando alle altre tre solo i formati più sofisticati e professionali che necessitano di post-elaborazione profonda.
LIMITI
Dove abbiamo trovato dei limiti ?
Qui :
- la batteria, pur adeguata alla categoria, non è intelligente, non comunica gli scatti effettuati e l'autonomia residua, ad un certo punto ti lascia in asso e avvisa con un'icona rossa
- la scheda di memoria è all'interno del vano batteria
- in otturatore elettronico ha uno scadimento della velocità di scatti al secondo nelle modalità standard
- in otturatore meccanico è limitata a 200 scatti consecutivi
- in modalità raffica estesa, la visione a mirino non è in tempo reale
- nelle modalità di raffica veloce, produce esclusivamente jpg in formato pieno ma di compressione normal
- la velocità di lettura del sensore è limitata ad 1/20'' il che la rende soggetta a fenomeni di artefatto da rolling shutter se si utilizza l'otturatore elettronico
- il corpo non ha lo stabilizzatore sul sensore, per cui ci si deve affidare esclusivamente a quello montato sull'obiettivo
come vedete sono limitazioni insite in un progetto che privilegia compattezza e costo contenuto e che non è pensato per la fotografia estrema, ambiti in cui le altre tre fotocamere sono più prestanti.
Ma fidatevi, con la Nikon Z50 II si può fare praticamente qualsiasi genere fotografico, qualsiasi fotografia vogliate fare. Se ne siete capaci ...
Nikon Z6 III
N on vi basta il formato ridotto e non volete l'effetto moltiplicatore degli obiettivi ?
Non vi bastano le modalità di raffica e di video della Z50 II ?
Volete una batteria seria come la EN-EL15c ?
Volete la possibilità di montare un battery-grip con due batterie e che vi dia modo di avere anche i comandi di scatto verticali ?
Volete andare su raffiche senza i limiti della Z50 II ?
Volete formati video più sofisticati e a formato pieno ?
E allora la Nikon Z6 III vi offre tutte queste potenzialità.
Costa cara ma alla fine è una macchina che possiamo considerare quasi definitiva. Per dieci anni se lo volete.
La Nikon Z6 III ha lo stesso sensore di Z6 e Z6 II cui è stato aggiunto uno strato di memoria veloce che lo rendono semi-stacked.
Questo è alla base delle sue potenzialità.
Il suo sensore da 24 megapixel è veloce abbastanza per seguire anche la Formula 1, ha una tenuta al rumore migliore di uno stop rispetto a Z50 II, Z8 e Z9, è sufficiente in termini di risoluzione per stampe di grande formato.
Abbiamo trovato dei limiti ? Si, certo, nessuna macchina è perfetta.
Ma non così tanti, in fondo.
LIMITI
Dove abbiamo trovato dei limiti ?
Qui :
- il sensore semi-stacked offre potenzialità elevate rispetto ai normali sensori a singolo strato ma la velocità di lettura di 1/70'' in otturatore elettronico limita la sincronizzazione dei flash ad 1/60'' e si presta a potenziali fenomeni di artefatti da rolling-shutter
- il corpo è di tipo semi-professionale (quello con la torretta PSMAU1U2U3AUTO) e non quello più rotondo della Z8, meno indicato per obiettivi grossi e pesanti
- il video è limitato al 6K o al 4K60P (ammesso che questi siano limiti : per il resto c'è ogni formato pratico, sia RAW che compresso)
- il numero di punti della matrice dell'autofocus è numericamente ridotto rispetto alla matrice di Z8 e Z9 : questo "potenzialmente" può presentare qualche limite nel tracking di soggetti molto piccoli
- al momento non offre il rilevamento degli uccelli nel riconoscimento del soggetto in automatico
ma finisce qui la lista. In formati compressi sia JPG che RAW, la Z6 III ha una raffica inarrestabile finché riempite la scheda o scaricate la batteria.
L'autofocus nella realtà "ci prende" praticamente sempre.
La dinamica del sensore - in barba ai miti - è sempre all'altezza delle necessità.
Produce file più piccoli di Z8 e Z9 che sfruttano il loro sensore megapixellato solo in determinate circostanze.
In definitiva offre tutto quello che necessita a chi fa fotografia d'azione con soggetti animati e non riesce ad accontentarsi della Nikon Z50 II
Nikon Z8
N on vi basta ancora e volete di più ?
Nikon vi accontenta con la Z8.
Che offre un corpo professionale in stile F100-D700-D850 sostanzialmente con prestazioni che coprono al 90% le capacità dell'ammiraglia Nikon Z9.
Alla base di tutto ciò c'è lo stesso sensore stacked - velocissimo - da 45,7 megapixel della Nikon Z9, lo stesso processore Expeed 7, la stessa architettura elettronica generale.
La Z8 è una macchina professionale con pochi e circoscritti (ma ben evidenti) limiti che può fare da ammiraglia per un hobbysta molto esigente o come secondo corpo per un professionista che usa per lo più una o più Z9.
E' abbastanza più compatta da stare in ogni borsa. E costa una cifra interessante rispetto all'ammiraglia.
Arriva al video in 8K, ha raffica da 20, 30, 60, 120 scatti praticamente inarrestabili se si usano formati compressi.
Ha due schede di memoria di cui una è la comunissima SD (per qualcuno questo è un vantaggio ! ...).
Si trova più a suo agio di Z6 III e Z50 II con obiettivi ingombranti.
Ha una risoluzione che va oltre le esigenze normali. A nostro avviso addirittura esuberante.
In modalità CROP-DX, produce file sovrapponibili con quelli della Nikon Z50 II senza evidenziare alcun limite della piccolina.
Rispetto a Z50 II e Z6 III non ha l'otturatore meccanico. Il suo otturatore elettronico ha velocità sufficiente per sincronizzare con i flash fino ad 1/250''. Solo in luci particolari o con presenza di pannelli LCD mostra il fianco ad artefatti.
In questo ha una caratteristica unica (condivisa con la Nikon Z9) e che per certi versi la rendono un acquisto desiderabile. L'assenza quasi totale di parti meccaniche soggette ad usura (come l'otturatore meccanico) e il diaframma che si chiude automaticamente a macchina spenta a protezione del sensore.
Ma ovviamente nessuna macchina è perfetta e quindi ... :
LIMITI
Eccoli qui :
- il corpo non è completamente in ferramenta e dissipa il calore solo attraverso il fondello. Alle massime prestazioni tende a scaldarsi e se l'ambiente è caldo sono frequenti gli avvisi di allarme (prima in giallo e poi in rosso) che portano fino allo autospegnimento cautelare della fotocamera
- la batteria EN-EL15c che ci sembra adeguata per la Z6 III ci pare invece sottodimensionata per la Nikon Z8
- in luci particolari o con presenza di pannelli LCD mostra il fianco ad artefatti che devono essere compensati empiricamente (non potendo usare l'otturatore meccanico, assente)
- a livello di rumore non è la migliore Nikon Z che ci sia
- a livello di qualità di immagine non è la migliore Nikon Z che ci sia
- il battery-grip - necessario in talune circostanze - è un oggetto che andrebbe riprogettato di sana pianta
- ci sono alcune incoerenze a livello di firmware e di comandi che la rendono leggermente diversa dalla Z9
ma è una fotocamera fantastica che sta in mano come un guanto e che in mano a chi sa servirsene, non permetterà a nessuna tentazione di farsi strada per la sua sostituzione.
Pretende il massimo dal parco ottiche e dalle schede di memoria. Altrimenti significherebbe aver speso male i propri soldi.
Nikon Z9
P er chi è veramente ma veramente esigente, infine, c'è la Nikon Z9.
L'attuale ammiraglia è inarrestabile.
Ha un corpo eccezionale che deriva dalla nobile stirpe nata 30 anni fa con la F5 e proseguita con D3-D5-D6.
Ha una batteria sempre adeguata alle necessità di fotografia sul campo, anche per una intera giornata di scatti.
E' l'unica Nikon Z ad avere due schede di memoria di tipo CFExpress.
E' facile arrivare a fare milioni di scatti con questa macchina, senza aver necessità di interventi in manutenzione.
Il suo otturatore elettronico non si consuma mai.
E' una piattaforma che viene sviluppata sin dal primo giorno come dimostra il firmware, arrivato alla versione 5
Tutto, ovviamente è perfezionabile ma pensiamo che solo una prossima generazione progettata su una tecnologia superiore a quella di tutte le attuali Nikon Z possa arrivare a dare di più.
Dei limiti che la accomunano alla Nikon Z8 (stesso sensore, stesso processore, stessa architettura, stesso autofocus) ci sentiamo di confermare solo alcuni :
LIMITI
- in luci particolari o con presenza di pannelli LCD mostra il fianco ad artefatti che devono essere compensati empiricamente (non potendo usare l'otturatore meccanico, assente)
- a livello di rumore non è la migliore Nikon Z che ci sia
- a livello di qualità di immagine non è la migliore Nikon Z che ci sia
- ci sono alcune incoerenze a livello di firmware e di comandi che la rendono leggermente diversa dalla Z8
Ci permettiamo di ricamare ancora su alcuni miti, troppo spesso dati per assunti e mai abbastanza smentiti.
Li riportiamo in sequenza casuale, senza alcun intento di numerarli per importanza :
- 24 megapixel bastano e avanzano per fare qualsiasi cosa
- noi abbiamo stampe da 100x75cm ricavate da file della D3 da 12 megapixel (alcuni in jpg)
- non è vero affatto che la fotocamera più cara da una qualità di immagine superiore
- non è vero affatto che la fotocamera più cara offre rumore ridotto
- i 45 megapixel di Z8 e Z9 non sono affatto indispensabili, sono una scelta di marketing che discende dal fatto di non avere "ammiragli" di risoluzione inferiore alle reflex di ultima generazione (D850) che vengono sfruttati più che altro per avere il video 8K (altra scelta di marketing) e per avere più fotositi dedicati all'autofocus (l'unico vero vantaggio rispetto alle risoluzioni inferiori)
- i 64 ISO della Z8/Z9 non sono migliori dei 100 ISO di Z6 III e Z50 II
- gli 800 ISO di Z8/Z9 non sono migliori degli 800 ISO di Z6 III e Z50 II
- i sensori stacked offrono una qualità di immagine assoluta che è inferiore a quella dei sensori non stacked (Z7 II e D850 a 64 ISO sono migliori di Z8 e Z9 pur avendo la stessa risoluzione di immagine)
ecco, probabilmente avete creduto o avete sentito dire il contrario.
Ci permettiamo di insistere.
Però, con questi vantaggi e limiti ben definiti, pensiamo che la scalabilità delle quattro fotocamere Nikon Z che abbiamo presentato in questa guida all'acquisto già dal primo step della Z50 II copre l'80% delle esigenze di tutti i fotografi.
Solo il restante 20% viene ripartito sulle altre 3.
Il che conferma l'assunto che per raggiungere certi livelli, si finisce per spendere multipli superiori ai vantaggi potenziali.
E che dovrebbero essere razionalmente affrontate solo da chi sappia per certo di avere certe esigenze e sappia poi sfruttarle nella pratica (cioé per fotografare).
Ovviamente non staremo a sindacare sulle singole scelte e su tutta quella sfera irrazionale che porta a motivazioni di acquisto apparentemente non del tutto giustificabili ...
Perché è così che va il mondo e molti pensano ancora che comprando una fotocamera superiore, dentro alla scatola troveranno anche la ricetta per fare foto perfette.
Tanto vi dovevamo.
All I need for Christmas is you ! (my Nikon Camera)
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