Questo articolo è uno scherzo, perchè mette accanto due fotocamere che fanno parte di due diversi modi di inquadrare e scattare una foto, il mondo delle reflex vs il mondo mirrorless...: due mondi compatibili tra essi, quanto quello delle automobili rispetto quello delle motociclette.
Modi differenti per ottenere lo stesso fine, quindi ...uno scherzo !
Ma stiamo infilandoci a mani basse nella vexata quaestio che da ormai più di un lustro coinvolge appassionati praticanti e smaliziati professionisti nella disamina dei pregi e dei difetti (oltre che dei "desiderata"), di entrambi i sistemi in maniera talmente accorata e faziosa da rendere questo ormai il primo interrogativo di un principiante che voglia accostarsi alla fotografia e non riesca più a capire nulla se abbia più senso una Sony a7III giunta alla terza generazione di un stirpe simillima di mirrorless, piuttosto che Nikon la quale, pochissimi mesi prima di questa Sony, se ne venga fuori con una reflex di quarta (?) generazione digitale, come la D850, capace di prestazioni talmente raffinate da fare il vuoto nelle vendite, ma sopratutto nelle richieste inizialmente inevase, di altrettanti fotografi, ugualmente accaniti.
Allora, motivo di questo articolo è di certo la domanda
se sia meglio l'uovo di oggi (le Sony ultime uscite) piuttosto che non la gallina che a quelle uova ha dato forma (la tradizione delle reflex digitali degli ultimi dieci-quindici anni)
E siccome mi sono trovato nella contemporanea disponibilità temporanea di questa Sony a7III di recente commercializzazione, insieme ad una Nikon D750, macchina del 2014 che rappresenta in ambito reflex il suo potenziale confronto, in relazione alla stessa densità di pixel del sensore (poco più di 24 Mpx per entrambe) e della fascia di utenti alle quali sono destinate, ossia fotoamatori evoluti, professionisti alla ricerca di economie di esercizio e simili, non mi è parso vero di accostarle e contrapporle, più materialmente che fotograficamente, per stabilire se i presupposti di chi disputa intorno ai rispettivi pregi e difetti sia conscio davvero delle relative distanze (o vicinanze)
Partiamo dal Primo Assunto ? (quello che ci ha un pò tutti affascinati all'alba della presentazione di questi sistemi...)
- La mirrorless è una macchina più piccola, compatta e leggera di una reflex
Sony a7III: dimensioni 127x96x74 mm peso: 650g
Nikon D750: dimensioni 141x113x78mm peso: 750g
In effetti, affiancate, queste differenze non sembrano abissali
a cominciare proprio dallo spessore, la dimensione che in una mirrorless ci aspetteremmo ridotta rispetto una reflex in virtù dell'eliminazione dello specchio, ma che nello specifico differisce di soli 4mm: un inezia, come in effetti anche le altre due dimensioni, nelle quali questa Nikon che non è certo la più compatta del catalogo, risulta più larga di 14mm e più alta di 17mm (considerata anche la presenza del flash pop up, assente sulla Sony 7m3).
La differenza di peso? ... 100 grammi.... determinante ?
Andiamo al Secondo Assunto?
L' ergonomia delle reflex è migliore di quella delle mirrorless
In realtà su queste due fotocamere la sensazione di maggior volume delle reflex è certamente dettata dalla differente prominenza delle impugnature, più arrotondata e continua quella della reflex, appuntita e magra, l'altra
elementi questi, che poi fanno la differenza nell'utilizzo, come risulta ben chiaro in condizioni operative, quando nell'insieme le potenziali differenze si affievoliscono ulteriormente: come facilmente valutabile con due relativi zoom 24-105mm f/4 sia alla minima escursione dei barilotti...
Altra cosa che diventa rimarchevole è lo spazio residuale tra impugnatura ed obiettivo, nel caso si montino obiettivi impegnativi come questi zoom
pochino sulla Sony, rispetto il barilotto dell'ottica...
decisamente più agevole l'handling con la Nikon, con montato un 24-105mm peraltro dal diametro leggermente superiore a quello montato sulla mirrorless...
Per non parlare poi di quando si vogliano utilizzare ottiche ben definite, come possano essere dei fissi luminosi, qui due ottiche da 85mm ...ma di luminosità differente, per cui la "piccola" mirrorless trasmetterà a chi la impugni la sensazione apparente che l'ottica sia del tutto sproporzionata rispetto la compattezza originaria del corpo macchina: però se è quella l'ottica che ci serva...come si fa? si ricompra una reflex?
Se non si debba/voglia/possa acquistare un'impugnatura aggiuntiva, la soluzione più comoda tra i due corpi macchina, in funzione delle ottiche, è a mio parere ancora la reflex D750,
grazie alle sue quote rassicuranti che ne consentono un utilizzo in scioltezza anche con ottiche professionali per peso e dimensioni, senza sbilanciamenti nè eccessiva trazione del corpo macchina sul palmo della mano (che alla fine di una sessione di scatto con la Sony potrebbe restare dolorante e/o intorpidito)
d'altro canto se Sony stessa, parallelamente ai Vertical Grip dedicati alle sue serie 7 e 9 ha previsto anche questo accessorio GP-X1EM, estensione dell'impugnatura,
...ci sarà pure la sua brava ragione ? 👻
Potrebbe essere considerazione relativa all'ergonomia, ma questo Terzo Assunto fa storia a sè...:
Le mirrorless sono fotocamere con enormi possibilità di personalizzazione dei comandi, rispetto le reflex.
Vero o falso ? Andiamo a guardare Nikon D750 e Sony a7III
Ponte di comando superiore: si nota immediatamente sulla Sony l'assenza di alcun display, invece ben piazzato sulla Nikon, col precipuo scopo di poter dare uno sguardo a macchina accesa alle regolazioni delle principali funzioni in diretta, senza dover premere alcun tasto info, (peraltro disponibile sul pannello posteriore della reflex a servizio del monitor).
Il multiselettore della reflex sulla sinistra consente la regolazione coassiale dei modi e dei program di funzionamento della reflex, due posizioni di memoria funzione customizzabili, tutti i modi di trascinamento del motore della macchina, compresi autoscatto, mirror-up e funzionamenti silent. Mentre a destra, oltre al pulsante di accensione e scatto ed a fianco quello video (diretto) , a portata dell'indice due tasti importanti dedicati all'esposimetro ed alla correzione dell'esposizione, da premere contestualmente alla rotazione della ghiera posteriore per la relativa regolazione.
Nella mirrorless a sinistra vediamo spazio bastevole per un eliporto (?) 😄 inspiegabilmente privo (per motivi di continuità estetica con le serie precedenti?) del commutatore che solo nelle a9 consente la regolazione di funzioni che in questa ML devono essere delegate a tasti personalizzabili.
Sulla destra oltre al pulsante di accensione e di scatto fotografico (quello video è altrove e va abilitato dalla ghiera del modo) la ghiera dei modi di scatto e quella di correzione dell'esposizione, rotativa e sprovvista di blocco, oltre a due dei quattro principali pulsanti custom della fotocamera, da dedicare alle funzioni che più ci piacciano.
Pannelli posteriori?
A partire da sx in alto una serie di sette pulsanti, ognuno dotato di serigrafie con la/le funzioni cui è demandato, ormai standard nelle reflex Prosumer Nikon, (differerente l'impostazione nelle fotocamere PRO), in buona sostanza tutte quelle che si utilizzano più di frequente, tra le quali le regolazioni di White Balancing ed ISO. Alla dx del monitor i pulsanti di blocco Ae/AF, quello info relativo alla schermata d'insieme delle funzioni operative ed il multiselettore/navigatore, sotto il quale il tasto per i Live View.
Sulla Sony a7III il pannello posteriore raggruppa la maggior parte dei pulsanti personalizzabili, tra i quali, al centro, spicca il pulsantino "fn" che io amo in quanto raggruppa dodici possibilità di personalizzazione di altrettante funzioni e, premendolo, appaiono tutte insieme in maniera da consentirne non solo la regolazione, ma di fare mente locale se oltre a quella funzione per la quale lo abbiamo pigiato, non ne se ne debbano regolare anche altre...: in sostanza sopperisce alla mancanza di un display funzioni come quallo presente sul ponte superiore di una reflex.
A parte il tasto fn, sul pannello posteriore di questa Sony (e di ogni altra) ogni pulsante risulta personalizzabile anche a dispetto delle serigrafie che ci potrebbero aiutare a ...ricordare a cosa corrisponda che...
Motivo per cui disponiamo quindi della bellezza di dieci diversi tasti custom, oltre ad fn, alle posizioni di memoria del selettore principale in torretta ed ai banchi di memoria dentro il menù...
Il problema sta tutto nella nostra capacità di ricordare quale sia il pulsante al quale abbiamo dedicato la funzione che ci occorra: servirebbe un foglietto di carta promemoria...
Probabilmente ritengo sia un approccio complesso, questo alle mirrorless in questo ambito, perchè vengo da più di trent'anni di reflex e per giunta prevalentemente dello stesso marchi, avendo quindi segito sempre gli stessi percorsi mentali posso non essere obiettivo in questo mio giudizio:
mi aspetto quindi i commenti degli utenti più giovani nell'approccio alla fotografia digitale, che mi rispondano loro su cosa ritengano più immediato: se un approccio visivo con un numero contenuto di pulsanti, sempre dedicati a quelle funzioni, oppure questa facoltà che ci concede Sony di estrema personalizzazione di una fotocamera.... tale che due utenti della stesso modello possano per assurdo trovarsi a disagio se si scambiassero le loro Sony...
Al contrario di due fotografi che usino Nikon.
E in assoluta coerenza col precedente, enunciamo anche il Quarto Assunto:
il Menù Funzioni delle Sony è caotico 😵
Beh... sicuramente più elegante e moderno nell'interfaccia grafica
rispetto alla grafica Nikon identica, salvo qualcosa nella cromia, rispetto a quella delle prime sue reflex digitali del 1999, ma che si distingue ancora oggi per la sua "noiosa" chiarezza
sia per la coerente divisione in blocchi per funzioni, sia per la comprensibile definizione delle funzioni stesse.
Sony, inspiegabilmente, spesso mischia funzioni differenti tra loro
e le definizioni delle stesse spesso non appartengono al glossario della fotografia corrente (per dirne una, il concetto di "enfasi equilibrata" come via di mezzo tra priorità allo scatto o all' AF mi fa sempre sorridere), ma la densità delle pagine di cui ogni sezione del menù è affollata è davvero troppo: passi certamente il fatto che la duttilità dello strumento Sony è estrema, ma di pari passo la difficile interazione con l'utente meno che esperto.
Un menù Nikon, invece, è pressocchè per tutti... 😊
Come vedete non mi sono sognato di addentrarmi nelle differenze (o comunanze) sostanziali che denotano le caratteristiche delle due fotocamere: ho voluto solo parlare degli aspetti più superficiali ma non per questo meno utili a condurre una scelta per stabilire quale sia il sistema preferito a chi si ponga questa domanda.
Se vi chiedessi con quale macchina abbia scattato le seguenti coppie di immagini, senza scaricarne gli EXIF, non sapreste dirmi quali con Nikon e quali con Sony e con entrambi i sistemi saprei descrivervi punti di forza e punti di debolezza...
Non sono d'accordo sul fatto che determinate innovazioni introdotte da Sony suelle sue mirrorless siano trascurabili e tra queste considero importantissime la grande diffusione di sensori AF sull'intero fotogramma oltre che la stabilizzazione del sensore.
Opposte fazioni si agitano circa la importanza di certi aspetti: a me preme ricordare che veniamo dalle reflex ma ci dirigiamo a grandi passi verso le mirrorless.
- Alla grande innovazione dell'introduzione del mirino elettronico, fa da contraltare di certo la grande luminosità relativa di un mirino ottico con un obiettivo f/1,4 attraverso il quale si valuti la scena a tutta apertura...ancora inarrivabile !
- I sistemi AF attuali sono tutti perfettibili ancora.
- le schede di memoria stanno per essere ancora perfezionate in step ulteriori di velocità di scrittura e capienza di immagini
- dinamica di immagine e velocità dei buffer sono ancora aspetti sui quali si giocano forti differenze tra i due sistemi
Non ho dubbi che la mia prossima fotocamera sarà una mirrorless di ultima generazione: il nostro attuale, è un momento bellissimo !
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2018
Recommended Comments