Vi arriva direttamente in un bel trolley in cordura, dotato di tutte le comodità con dentro ben stipato ogni componente.
per me già questo è stato un motivo a favore dell'acquisto, perché tendo a perdere ogni accessorio se non sta in una borsa sola.
perché qui i componenti sono diversi.
Non è una luce pronta all'uso, bisogna montarla sul campo.
è composta da due elementi principali : la lampada, piuttosto compatta e con il suo bel sostegno ad arco, il generatore separato, da appendere alla gamba del treppiedi (robusto, anzi, meglio se robustissimo) tramite un bel clamp ben dimensionato, i due cavi e il riflettore argentato.
In più, nella cappelliera, il fresnel dedicato, da 10 pollici con una angolazione del cono di luce da 10° a 35°.
qui montato su uno stativo a cremagliera da palco di Manfrotto. Un arnese che costa il doppio della luce stessa (in dotazione allo studio, io a casa, se mai userò questa luce, la impiegherò con uno stativo tedesco, da 100 euro).
eccolo nel set, di controluce un Godox UL200 usato come luce d'effetto. A destra Pietro sta infastidendo Ginevra mentre Rossano, al solito, sbriga i suoi affari con lo smartphone ...
sempre lo stesso set, non sovraesposto per rivelare il Godox M600D che resta, discreto, a 3 metri di altezza e lontano dal soggetto.
che qui invece si intravede sulla sinistra.
***
Ma torniamo indietro di qualche anno.
Sono artisticamente molto legato alla luce teatrale e fotograficamente mi esalto quando i contrasti ricordano le tele di Caravaggio.
Oramai molti anni fa mi sono fatto costruire un workshop di una giornata di infarinatura con le luci teatrali condotto magnificamente da Marco Maria d'Ottavi e Luca Mosconi.
Quel giorno mi fecero vedere l'effetto in uno studio molto grande e con il soffitto molto alto di due fari da svariati kilowatt muniti di tutti i modificatori dedicati (gobo, occhio di bue etc.), cose che scaldano come un altoforno e necessitano di elementi in titanio perché non si cuociano.
Ma pur in luce ambiente (mica in una stanza oscurata, come non era oscurata la stanza in cui ho messo il mio Godox nelle foto di backstage proposte più sopra), gli effetti che ci permisero nel workshop quelle luci mi entusiasmarono.
L'inizio della mia carriera di fotografo di questo genere è avvenuto con luci continue tipo le Arri da 500W che cuocevano sia le modelle che i fotografi per non parlare dei softbox, resi marroni dall'uso. Altro che bilanciamento del bianco.
Questo mi ha fatto trasmigrare ai flash da studio per ottenere almeno la potenza necessaria, sebbene perdendo quasi del tutto l'immediatezza della luce reale e continua, quella che siamo abituati a vedere ... grazie al sole.
Grandi profondità di campo e facilità di impiego per scopi commerciali (tipo moda, beauty etc.) ma meno artistica secondo me e decisamente artificiale.
Perché le luci fisse disponibili erano improponibili. Saltava il contatore, erano instabili, si bruciavano, facevano da stufa, la temperatura colore era impossibile.
Questo fino all'arrivo dell'ultima generazione di LED, in particolare dei COB (“Chip On Board”, chip di led multipli, legati fra loro a formare un unica unità), come i vari Godox che ho usato in questi anni e che ho presentato anche su queste pagine.
Ma parliamo di luci fino a 200 Watt, potenti si ma non tanto da sembrare una luce teatrale.
Ma lo scorso dicembre, a sorpresa, la presentazione di di questa nuova serie, denominata Knowled e pensata proprio per scopi teatrali/cinematografici/televisivi.
Sorvolando sugli aspetti tecnici, qui parliamo di una lampada che assorbe fino a 720 watt e ne scarica attraverso il suo riflettore circa 600, ottenendo un cono compatto e assolutamente neutro.
Le regolazioni avvengono via pannello di controllo sul generato che resta a portata di mano dell'operatore (a differenza degli altri led che una volta tirati all'altezza necessaria per le riprese, sono irraggiungibili per un tappo come me !), oppure via app su smartphone.
Le connessioni sono a standard che definirei militari, la qualità del prodotto impressionante per un hobbysta come me.
La potenza della luce straordinaria e misurata in decine di migliaia di lux ... a 3 metri di distanza.
Aggiungendo il fresnel da 25 cm si ottiene addirittura un incremento di luce (ho misurato ad un metro qualche cosa tipo 300.000 Lux, ma forse erano anche di più ...) che va da 3 a 20 volte a seconda dell'angolo di campo selezionato(mediante rotazione meccanica del cilindro in cui è alloggiata la lente di fresnel). E' il principio di funzionamento dei fari delle automobili che da pochi watt diventano abbaglianti.
Ecco l'impressione, una volta acceso e tirato su, anche solo a metà potenza e con il cono del fresnel a 35° è quella di un faro o di una fotoelettrica per scoperta aerea. Sovrabbondante per ogni esigenza fotografica o videografica.
Ovviamente, venerdì mi è arrivato e già nel week-end si è fatto 5 ore di scatti.
In varie sale del Cross+Studio, uno dei pochi posti cui posso accedere che abbia il treppiedi che ci vuole e l'altezza da terra necessaria !
Nelle foto che seguono, le mie solite, chiedo scusa, mostro svariate possibilità di utilizzo, anche in unione ad una ulteriore luce d'effetto che può essere un altro led a più bassa potenza (che solo 60 o 100 watt).
le foto del set di cui al backstage più sopra.
Nikon Z9 e Nikkor Z 24-120/4 ad ISO 500 per f/4 e 1/500''.
Il bello è che la scena dal vivo è esattamente così, come si vede nelle foto.
Non si deve immaginare, scattare e poi guardare per modificare le impostazioni, come si deve fare con i flash.
Qui è tutto in tempo reale e fedele alla realtà. Come nei mirini delle nostre Nikon Z !
qui siamo con il fresnel al minimo angolo di 10°, la luce è più dura, giusta per l'effetto che volevamo qui
qui è la luce al naturale, senza trucchi in postproduzione (sui capelli, ancora l'effetto del piccolo led su treppiedino amatoriale)
questo è l'effetto in controluce a ad oltre 5 metri di distanza.
Considerate che in tutte queste foto ho usato metà potenza. A piena potenza si scatta ad f/8 senza troppi problemi, a 500 ISO, sensibilità base della Z9.
le ombre ovviamente sono ben caratterizzate
ma questo dipende molto da voi, si possono anche azzerare, quando possibile
oppure usarle per modellare il soggetto, secondo le sue caratteristiche
e poi dipende anche da dove vi mettete voi.
Ma la cosa che continuo a sottolineare, al di la della potenza sufficiente per fare qualsiasi cosa, è l'assoluta naturalezza della tonalità della luce e della visione reale che noi fermiamo nel fotogramma come la stiamo vedendo.
Qualità che sono fondamentali nel video, dove non c'è paracadute, la ripresa avviene come l'abbiamo davanti e come l'abbiamo illuminata.
dosarla naturalmente è affare vostro.
E ci vogliono muscoli per spostare, guardare e scattare.
In sintesi :
- apparecchio certamente impegnativo per peso, ingombro, necessità di montarlo e smontarlo sul campo
- costoso (ma non più di un bel obiettivo da ritratto, con la differenza che una luce buona come questa rende molto di più del miglior obiettivo quando non c'è la luce buona ...)
- non alla portata di tutti e specialmente di chi non ama sperimentare
- ma assolutamente straordinario per potenza, qualità della luce, possibilità creative
- e, ciliegina sulla torta, se non avete la 220 volt, si possono anche usare V-battery (a potenza ridotta al 60%)
ce n'è già una serie (anche le potenze più addomesticabili di 200 e 300 W ma sempre con questo impianto) e ci sono svariati accessori.
Può essere combinato con altre luci Led per sistemi a più alto potenziale creativo.
Io ne ho ricevuto una impressione ben al di là delle più rosee previsioni.
Prevedo molte ore di divertimento insieme !
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