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    Nuovo lettore CFexpress Lexar USB 3.2 e CFexpress Lexar Silver

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    Ho avuto modo di utilizzare sin dal lancio sia le CFexpress di Lexar Professional che il piccolo lettore USB, caratterizzato da un fattore di forma tanto minuscolo da renderlo perfetto per l'uso itinerante.

    Ma non del tutto pratico per l'uso desktop, in quanto è talmente leggero che il cavo stesso tende a trascinarselo dietro.

    Ho quindi atteso con grande curiosità la possibilità di provare il nuovo lettore desktop di Lexar che già alla presentazione si è meritato un premio per il design (il marchietto rosso Reddot che vedete sulla confezione).
    Per l'occasione l'ho avuto in visione da Nital Spa, distributore autorizzato dei prodotti Lexar, insieme ad una delle nuove schede CFexpress serie "Silver", che si pongono l'obiettivo di offrire un rapporto prezzo/prestazioni più favorevole della linea Gold che già utilizzo correntemente.

    Il nuovo lettore di schede CFexpress Lexar Professional USB 3.2 Gen 2x2

    Già dalla confezione si presenta più "importante" del precedente.

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    l'interno presenta un guscio in plastica che contiene il lettore e il cavetto USB dedicato

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    si tratta di un cavetto da 1 metro di lunghezza "doppio uso" con adattatore incorporato da USB-C->USB-A, praticissimo.

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    la doppia spina permette di utilizzare il cavetto lato computer sia che si disponga una porta USB-C (quella più piccola, ovale) che di una normale USB-A (quella più grossa, rettangolare).

    In ogni caso è preferibile collegarsi ad un computer che abbia almeno una uscita USB di tipo 3.0 ma l'interfaccia del lettore è quella più aggiornata USB 3.2 Gen 2 2x2 che permette portate teoriche fino a 10 GB/s.

    Come dicevo si tratta di un apparecchio più strutturato del precedente come si vede già dalle foto

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    nuovo e vecchio, lato connessione USB-C la differenza di dimensioni non testimonia del tutto, secondo me, la diversa qualità intrinseca dei due dispositivi.
    Quello nuovo è bello, massiccio (nonostante sia comunque leggero ma non tanto da scappare tra le mani) e molto ben disegnato con questa forma sagomata.
    Se l'abito non fa il monaco, questo certamente si distingue da tutte le altre "scatolette" proposte da altri marchi.

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    eccoli qui a confronto con una scheda CFe Lexar Gold per meglio paragonare le proporzioni.

    Lo ripeto, la consistenza è solida e in mano prende tutto il palmo, mentre l'altro semplicemente si perde per il tavolo (in questo momento non saprei dirvi dove sia il mio : ma io sono particolarmente disordinato e sempre con il tavolo ingombro di dispositivi elettronici ed accessori vari).

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    questa foto forse rende ancora più l'idea.
    Come questa del fondo che evidenzia come la manifattura sia di Taiwan, evidentemente una affiliata di Longsys specializzata in queste periferiche

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    approfitto per ricordare ancora a chi si fosse perso i passaggi che Lexar è un marchio della cinese Longsys, colosso della produzione di dispositivi di memoria di massa, che lo ha rilevato dalla precedente proprietà statunitense.
    I prodotti attuali di Lexar - al di là dell'aspetto simile - differiscono dai prodotti della precedente gestione, sia per progettazione che per linee di produzione.

    Come va ?

    Smarcato l'aspetto estetico e costruttivo (ribadisco : c'è un abisso con il piccolino ma credo che i due dispositivi debbano essere visti con destinazione differente, desktop il nuovo, portatile il precedente), importante ma non fondamentale, andiamo a quello sostanziale, come va.

    Va benissimo. Sia collegato ad un vecchio pc del 2014 che dispone di normali prese USB 3.0 che collegato ad un più moderno computer con l'ultima generazione di porte.
    L'ho voluto confrontare però con il "piccolino", arrivando di fatto ad immaginare che la parte elettronica (controller e interfaccia) sia identica o comunque simile perchè le prestazioni sono del tutto analoghe, praticamente sovrapponibili.

    Il lettore collegato alla porta evidenzia lo stato di "pronto" con la luce del led che passa al rosso :

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    il dispositivo è ovviamente plug&play : non è necessaria alcuna installazione, basta collegarlo e dopo un paio di secondi la luce si accende.

    Mentre quando ingoia una scheda CFexpress il led passa ad azzurro

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    che lampeggia durante le operazioni di lettura e scrittura.

    Una bella comodità la conferma con il led, assente nel "piccoletto".

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    la nuova scheda serie "Silver" che ho provato insieme al lettore.

    A conferma delle capacità di lettura vi mostro i dati del mio solito programma di benchmark :

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    nuovo lettore, porta USB 3.0, scheda Lexar Silver

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    vecchio lettore, porta USB 3.0, scheda Lexar Silver

    Il dato è sovrapponibile e chiaramente plafonato dall'interfaccia (lato computer).

    Lo stesso scenario cambiando computer e porta USB :

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    nuovo lettore, porta USB 3.2, scheda Lexar Silver

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    vecchio lettore, porta USB 3.2, scheda Lexar Silver.

    Quindi sostanzialmente le stesse prestazioni in una forma più adatta ad un uso da tavolo, probabilmente anche più intensivo.

    Ma scalda ?

    Abbiamo subito sperimentato tutti che le nuove schede CFexpress offrono prestazioni molto elevate ma - come tutti i dischi NVMe - al prezzo di un elevato trasferimento di calore.
    Non si sfugge nemmeno in questo caso.

    Ma la superficie radiante maggiore ha un valore per il nuovo lettore. Quando usato con una porta USB 3.0 non scalda praticamente in misura apprezzabile (quello vecchio invece si, sempre).
    Ma appena si mette il turbo passano ad una porta USB 3.2 il calore arriva ai livelli usuali buoni per friggere un uovo.
    Ma il lettore stesso si scalda solo moderatamente, è la scheda che al tatto scotta.
    Insomma, è un problema con cui dobbiamo convivere e che difficilmente sarà superato (anche i dischi interni NVMe necessitano di corazzatura ed alette di raffreddamento e/o ventole per operare H24).

    Conclusioni ?

    In termini di costruzione, fattura e aspetto mi ha conquistato. Mi piace molto e secondo me la differenza di prezzo (sostanzialmente risibile, ~99 euro contro ~67 di prezzo corrente) ci sta tutta ma se dovessi comprare uno dei due oggi, non avendo alcuna necessità di uso itinerante, andrei certamente per l'acquisto del nuovo.
    Entrambi comunque offrono le stesse-stessissime prestazioni sia in lettura che in scrittura.
    In termini di affidabilità io ho da circa un anno e mezzo il precedente lettore senza aver mai riscontrato un problema. Se solo vedessi dove si è cacciato (capirete che ho qui attorno qualche cosa come 6 lettori di schede diversi, collegati e non ...)

    La nuova scheda Lexar Professional CFExpress Silver Series da 256 Gigabyte

    Altrettanta curiosità per la nuova scheda che viene proposta ad un prezzo molto conveniente rispetto a quella di pari taglio della più prestante Gold che io uso con le mie Nikon Z da 18 mesi e che ho provato anche sulla D6 senza mai un inconveniente.

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    si presente con la consueta confezione in cartone.
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    e dal marchio è evidente che sia prodotta nella sede cinese di Longsys.

    All'interno troviamo solo il guscio di plastica trasparente per l'eventuale trasporto mentre all'aspetto è del tutto identica alla serie Gold, tranne che per la banda argento che sostituisce quella dorata

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    la differenza dichiarata sull'etichetta è in termini di velocità di lettura e di scrittura.
    Il valore è quello massimo ipotetico raggiungibile.

    Come va ?

    Va bene e nei pochi scatti con cui l'ho provata non ho avuto inconvenienti. E' già formattata all'origine e quindi viene riconosciuta immediatamente sia dalla vostra fotocamera che dal vostro computer.

    Lexar la dichiara come capace di viaggiare fino a 600 MB/s in scrittura e 1000 MB/s in lettura.
    Sarà vero ?

    Si, se colleghiamo il lettore ad una porta di ultima generazione, no se invece dobbiamo usare una porta USB 3.0

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    la nuova Lexa Silver nel nuovo lettore Lexar collegato ad una porta USB 3.2 GEN 2 : perfetta rispondenza con i dati di targa.

    Che generosamente Lexar indica come valori massimi mentre io li ho riscontrati con costanza, a prescindere dal lettore utilizzato.

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    valori abbastanza allineati anche in campo video misurati con l'utility Disk Speed Test di Blackmagicdesign.

    Ottimo. E in confronto con la scheda Gold di taglio uguale ?

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    scheda Lexar Gold sul nuovo lettore, porta USB 3.2 GEN 2

    il riscontro è positivo in termini di capacità di scrittura.
    Ma ricordiamoci che teoricamente le schede Gold dovrebbe essere capaci di arrivare a 1750 MB/s in lettura e 1000 MB/s in scrittura.

    Morale, in termini di promesse mantenute la Silver sembrerebbe più onesta della Gold anche se la Gold effettivamente in scrittura è capace di una velocità che sfiora il 50% in più.

    E' sufficiente per giustificare la differenza di prezzo del 50% che le Gold all'incirca richiedono sulle Silver ?

    Al momento non saprei. Nel senso che pur sfruttandole al massimo, la raffica della Z6 II e il suo buffer non riescono a saturare nessuna delle due schede.

    La prova del nove l'avremo solo con le maggiori richieste della Z9, del suo video 8K e della sua raffica ad alta risoluzione le cui specifiche però ancora non conosciamo.

     

    Conclusioni

    Il nuovo lettore è bello, mi piace, lo comprerei subito se non ne avessi già sin troppi per le mie esigenze.
    La nuova scheda Lexar Silver va bene ed ha prestazioni esattamente allineate con quelle promesse come massime.
    Ha il vantaggio di costare ~50% in meno di una Gold, il che non guasta.

    Servono tutte queste prestazioni ?

    Ad un fotografo normale no - intendo uno che fa paesaggio, ritratto, macro, studio e non fa uso ossessivo della raffica - in prospettiva Z9 non lo sappiamo.

    Ricordo a tutti che comunque, se la velocità di scrittura è importante lato fotocamera per svuotare più rapidamente il buffer di memoria, questo si riempie solo quando teniamo premuto il tasto di scatto ossessivamente per centinaia di scatti consecutivi e per lunghi periodi di tempo.
    Lato computer dipende da un sacco di fattore.

    Nella mia esperienza il collo di bottiglia non è mai né la scheda di memoria CFexpress né il suo lettore. Lo sono piuttosto, l'interfaccia di connessione e il disco rigido su cui riversiamo le fotografie.

    Se abbiamo un vecchio computer con un disco SATA da 100-150 MB/s e una porta USB 3.0 (come nel mio muletto) è tutto inutile, tutte le schede avranno prestazioni plafonate.
    Se invece abbiamo un computer di ultima generazione con porte USB 3.2 GEN 2 e dischi a stato solido, magari array di NVMe con accesso concorrente, allora il nostro budget consente certo di comprare sempre il meglio che offre il mercato a prescindere da tutto il resto. Non vi pare ?

    Insomma, se non siete appassionati di raffica a 14-20-30 scatti al secondo in RAW a 14 bit (io, per esempio, scatto lo sport esclusivamente in JPG) o di video 8K30p a 10 bit, è tutto abbastanza indifferente e farà premio la qualità e affidabilità di schede e lettori, piuttosto che le loro prestazioni.

    In questo sinora Lexar, nella mia esperienza, non ha offerto spazio ad alcuna critica.

    Nel ringraziare Nital Spa per averci inviato in visione questo materiale, vi rimandiamo per altre informazioni alla pagina dedicata ai prodotti Lexar sul loro portale (qui).

     

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    Commenti Raccomandati

    • Amministratori

    Una raccomandazione per tutti e qualche parola di "buon senso".

    Non vi accanite a cercare la prestazione a tutti i costi.
    Una volta non eravamo così "sofisticati" nella scelta delle memorie, puntavamo al sodo.
    Adesso ci sono tante soluzioni diverse che ci facciamo dei complessi, per lo più inutili.

    12 scatti al secondo continuativi in RAW sono in media qualche cosa come 480 megabyte al secondo. Una capacità che è alla portata di qualunque delle schede CFExpress che ho provato io sinora e anche di tutte le XQD che ho avuto modo di utilizzare.
    Ma per necessità inferiori, se la nostra macchina dispone del doppio slot, spesso una SD è più che sufficiente.
    La differenza è che meccanicamente e in termini di durata, una CFexpress è sempre da preferire ad una SD.

    Lato computer dipende da quanto scattiamo. Per me che spesso ritorno con 10-12.000 scatti fatti in una sola sessione, avere scheda e lettore molto veloci può cambiare la giornata, nel senso che risparmio un sacco di tempo.
    Ma solo se le riverso su di un disco molto veloce, perchè altrimenti anche una scheda da 1000 MB/s in lettura sarà plafonata dalla velocità del disco dove salvo le foto.
    Lo stesso vale per l'interfaccia. Io ho anche una Thunderbolt 3.0 ma finora ho visto le prestazioni promesse da quel lettore, solo con una sola scheda, ottimizzata per quel lettore e solo riversando le foto sul disco NVMe di avvio del computer (che non ha dimensioni compatibili con la quantità di scatti che faccio e per cui non è il disco su cui salvo le foto ...).

    La cosa che invece non dovremmo mai, proprio mai, perdere di vista è l'affidabilità nel tempo delle schede.

    E per questo non risparmiare cercando improbabili sottomarche. Perchè risparmiare sulla scheda di memoria potrebbe significare un giorno perdere le proprie preziose foto.

    Per sicurezza personale, infine, io non ritengo mai eterne le schede di memoria, perciò non ne uso mai una sola ma almeno 3 o 4 che faccio ruotare periodicamente.
    E che cambio almeno ogni 2-3 anni se non prima, anche se vanno benissimo.

    In questo senso Lexar non mi ha mai creato un solo problema :)

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