Una delle esigenze più sentite da chi pratica fotografia itinerante, con treppiede o altri mezzi di gestione della fotocamera (beanbag etc.), in condizioni di bassa o bassissima luminosità o comunque di scatto con tempi troppo più lunghi della possibilità di compensazione del VR, così come tutti coloro che realizzano serie di scatti da unire in post produzione e simili altre esigenze, si pongono prima di ogni altra cosa il problema di demandare ad un remote control lo scatto della fotocamera, per annullare del tutto le possibili vibrazioni indotte al pulsante di scatto, anche utilizzando lo scatto ritardato.
Nel caso delle Nikon Z, la presa demandata al remote control non è quella a 10 poli, classica nelle Pro e Prosumer della casa, ma la simil-usb comune ad una larga serie di reflex Nikon, come molte fotocamere delle serie 3xxx, 5xxx, 7xxx, 6xx, 750 e la Df.
Il remote control previsto per le serie Z è il cavetto MC-DC2, appunto...un cavetto, di per se stesso, comunque, potenziale ingeneratore di oscillazioni
provvisto del solo pulsante di scatto e di un cavo lungo circa 1 metro.
Purtroppo manca un equivalente, economico, comando wireless con lo stesso spinotto,
se si voglia evitare di arrivare ai ben più costosi Nikon WR10-WT10
Ma grazie al fatto che tendo a conservare anche gli accessori minuti,
ho ritrovato il semplicissimo cavetto
con il quale utilizzavo con la D7000 prima e la Df poi, il mio ormai ubiquo cinese, economicissimo (circa 18 euro) You Pro wireless remote control YP-860 Tx+Rx
e successivamente, con il cavetto a 10 poli anche le D4 e D8xx
costituito da telecomando trasmettitore e ricevitore dotato di attacco a slitta flash (privo ovviamente di qualsiasi contatto elettrico) munito sul fondo di madrevite per eventuale attacco a staffa (lasciando libera la slitta flash della reflex) e di un cavetto dedicato di connessione a praticamente tutti i modelli e marchi di fotocamere esistenti.
Questo YP-860 è chiaramente figlio della moltitudine cinese di analoghi telecomandi, muniti di trasmettitore radiocontrollato (qui sui 2,4Ghz), alimentato da due batterie alkaline AAA (ministilo) e dotato di quattro dimmer con cui codificare il segnale da inviare alla ricevente (su cui impostare la stessa sequenza, tra i sedici canali disponibili), posta in collegamento con la fotocamera da un cavetto spiralato dedicato: la ricevente e' anch'essa alimentata (un elemento al litio CR2 da 3V) e dotata di un attacco a vite standard da 1/4" per treppiede.
Il funzionamento e' altrettanto semplice:
attraverso il selettore a quattro posizioni del telecomando (portata dichiarata 100m, in aria libera; meno attraverso pareti) si puo' rispettivamente:
- scattare in scatto singolo
- scattare in sequenza, senza dover preventivamente predisporre il selettore relativo sul corpo macchina ! Quindi anche restando a distanza dalla macchina si puo' realizzare una sequenza di scatti senza dover variare altro che la posizione del selettore sul telecomando.
- scattare in posa B
- scattare uno scatto ritardato di quattro secondi dal momento della pressione sul pulsante.
Manca la posa "T", ma quella è fortunatamente presente nell'otturatore della nostra Nikon Z.
L'avevate già notato l'estate scorsa utilizzato nella prova del fantastico Nikkor PC-E 19mm f/4 ED
Conclusione?.... Tutti a caccia del cinese !!! (II versione)
Max Aquila photo (C) per Zetaland 2019
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